13.11.05

Verbale dell'incontro 29 Ottobre

Verbale dell'incontro
"APPUNTAMENTO il 29 Ottobre x PATRIZIA & CHIESAVECCHIA"

Questo appuntamento era stato concordato alla fine dello scorso agosto tra Dalù, Filippo, Nicola e Luciano, per occuparci insieme del futuro di Arti in Campo e Chiesavecchia, valutando anche l'ipotesi di fondare un'Associazione che avesse come scopi:
- La valorizzazione del lavoro artistico dell'artista tessile, performer e poeta Patrizia Melandri, includendo le sue opere, scritti e documenti.
- La valorizzazione del lavoro artistico del pittore Bruno Melandri, includendo le sue opere, scritti e documenti.
- La prosecuzione e lo sviluppo di "Arti In Campo, festival atipico di artisti e non artisti a cielo aperto", in tutti i suoi aspetti creativi, performativi, espositivi, formativi e socializzanti.
- La esportazione del concetto di "Arti In Campo", estendendolo ad eventi e situazioni culturali e formative, realizzabili anche altrove.

L'elenco su esposto è estratto dal foglio di invito dal titolo: "APPUNTAMENTO il 29 Ottobre x PATRIZIA & CHIESAVECCHIA", inviato per posta a varie persone vicine a Patrizia e/o Arti In Campo, con l'ulteriore invito a diffondere il messaggio a quant'altri potesse interessare.
Questo invito fu trasmesso per posta, e ribadito con SMS, anche a Bernd W. Non è stato possibile inviarlo per posta a Mauro M. e Carla F. (che sono le altre 2 persone più coinvolte nei lasciti di Patrizia), perché non hanno risposto agli SMS che gli chiedevano il loro indirizzo postale. Essi hanno comunque ricevuto un secondo SMS, con anche il link per leggersi il testo del foglio di invito sul BLOG di Arti In Campo, dove è anche possibile scrivere e pubblicare un proprio parere. Tutte queste tre porsone non hanno comunicato, in alcun modo, assenso o contrarietà all'iniziativa.

Il 29 ottobre 2005 si sono incontrati a Chiesavecchia Christa D. , Dalu P. , Luciano G. , Filippo S. , Yvonne R. e anche Paolo P. che (su concessione di Berndt) attualmente dimora nel carrozzone con l'annessa casina di Pat.

Paolo ha riferito che tutte le opere di Pat, insieme con i quadri del padre Bruno, sono state da Berndt sgomberate dal Carrozzone e collocate nella Roulotte antistante. Paolo ha la ferma intenzione "di trattarla bene questa casina", si sta occupando di piccoli restauri al tetto del vagone e ricorre a una Colf per le pulizie domestiche.

Dalu, coesecutrice testamentaria di Pat, ha detto che non vi è alcun mandato di valorizzare ed esporre le opere di Bruno ma semplicemente quello di conservarle per la nipote Giorgia, fino alla sua maggiore età.
Approvato da tutti.

Luciano ha introdotto l'ipotesi fondare un'Associazione (Culturale o ONLUS) Arti in Campo, ribadendo che "l'Associazione ci permetterebbe una maggiore presentabilità rispetto alla realtà inevitabile delle Istituzioni" e, d'altra parte, "permetterebbe una maggiore condivisione delle decisioni e responsabilità."
Nessuno si è dichiarato contrario, ma nessuno pare disponibile a impegnarsi personalmente nella sua gestione. Così, l'Associazione non non verrà fondata. Il che non esclude la disponibilità individuale di alcuno a collaborare per future iniziative "Arti in Campo".
Approvato da tutti.

Filippo ha detto che comunque va tutelato il nome, concetto e progetto di "Arti in Campo", anche per poterlo estendere ad eventi e situazioni culturali e formative, realizzabili anche altrove. Perciò si incarica di registrare su Internet un sito "artincampo", per attestare e documentare le trascorse e future attività.
Approvato da tutti.

Quanto a "la valorizzazione del lavoro artistico di Patrizia Melandri, includendo le sue opere, scritti e documenti", Dalu ha detto che possiamo organizzare una sua prima mostra a Grosseto, possibilmente con l'aiuto di Lapo S. A tal fine, si può anche costituire in Comitato (anche senza registrarlo al Notaio), per raccogliere i fondi necessari da enti pubblici, sponsor e persone private.
Siccome le opere di Pat sono affidate alla custodia di Carla F. , è necessario chiedere il suo assenso per potere disporre delle opere nel periodo destinato alla mostra.
Approvato da tutti.

Si è anche parlato sulla necessità di rottamare il vecchio furgone di Pat parcheggiato nel Campo, con l'assenso e la collaborazione di Mauro F.
Approvato da tutti.

Nicola e Luciano hanno lanciato l'ipotesi di una festa invernale a Chiesa Vecchia, in data tra Natale e Capodanno. A parte i bagordi e gli eventi culturali coincidenti, questa festa servirebbe pure per cominciare ed allargare una raccolta di idee, di presenze e di energie per Arti In Campo 2006. Per ogranizzare una minima accogienza a questa festa invernale, si sposterà il Vagone di Luciano a valle per tre metri (dove ora il terreno è spianato), ci si installerà una stufa a legna e, all'esterno del Vagone, si allestirà una tettoia configgendo dei pali nel terreno.
Approvato da tutti.

Luciano ha infine proposto di raccogliere gii indirizzi e-mail di tutti i convenuti, per inviare un resoconto dell'incontro e per favorire ogni comunicazione.
Approvato da tutti.

Durante l'incontro, si è presentato Bernd W. ma non ha ritenuto di parteciparvi.

21.10.05

Due scritti di PAT su Chiesavecchia

Tra le mie carte, ho appena ritrovato due fogli scritti da Patrizia, insieme con lo stampato di una Email che lei riceve da Claudio Calvenzani il 26 Settembre 2001 avente per Oggetto: I: progetto.
Il primo foglio di Patrizia che è intitolato "Progetto Chiesa vecchia - La Marta" è anch'esso databile Settembre 2001, perché evidentemente la lettera di Claudio si riferisce a questo, fornendo a Parizia informazioni sulle modalità di stilare un progetto (scopi, fasi, sostenitori, staff, curriculum eccetera). Siamo qui dunque all'epoca immediatamente successiva all'acquisto del campo di Chiesavecchia.
Il primo foglio di Patrizia inizia "Carissimi" e ha la forma di una lettera di invito a partecipare alle mostre e agli eventi in Chiesavecchia che si svolgeranno nell Agosto 2002 (e che ancora non si chiamano Arti In Campo). Questo testo riprende delle frasi contenute in quello precedente.

Qui di seguito trascrivo integralmente i due documenti, che mi sembrano utili per confermare e precisare le intenzioni di Patrizia rispetto al da farsi sul campo di Chiesavecchia... e anche rispetto all'eventualità di strutturarsi associativamente, che sono appunto i temi del nostro prossimo incontro del 29 Ottobre.
A Presto
Luciano

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PROGETTO CHIESA VECCHIA -LA MARTA

Il progetto prevede la realizzazione di un luogo dove possono ritrovarsi artisti, creativi, artigiani che abbiano il desiderio di intervenire con opere idee,seminarì, ecc.

il luogo è già stato acquistato : un terreno di ha 0,730 con un rudere che in origine era una pieve (da qui il nome Chiesa Vecchia) primo insediamento umano dei paese.

La località è Murci (Gr) un piccolo villaggio di 300 abitanti distribuiti nella campagna circostante.

Lo scopo è quindi quello di creare uno spazio armonioso dove la presenza umana non inteferisca con la natura incontaminata della zona. Le eventuali installazioni, i vari interventi dovranno essere perciò nel rispetto di questa natura.

Gli obiettivi sono:

Socio-culturali
perchè il posto diventerà un luogo di raduno di opere e dì interventi di persone di varie nazionalità che potrà essere visitato da scuole, gruppi, associazioni pubbliche e private.

Ambientale
perché la vita si svolgerà nel rispetto della natura. Perciò la terra verrà trattata secondo il metodo biologico e biodinamico.
L'acqua piovana avrà il riguardo di essere raccolta il più possibile per poi essere riutilizzata per l'irrigazione e per le pulizie domestiche e personali. Per quanto riguarda l'acqua potabile, questa sarà raccolta prsso le fontane pubbliche dei paese.
I servizi igienici saranno realizzati secondo il metodo vietnarnita che prevede il processo anaerobico di compostazione delle feci.
Le acque gngie,quelle derivanti dalla sciacquatura piatti e pulizie varie, non conterranno detersivi (solo sapone di marsiglia) e potranno essere riutilizzate per innaffiare le piante.
Anche per l'energia elettrica è prevista l'installazione di un pannello solare.

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Carissimi,
con questa nostra, desideriamo mettervi a conoscenza dei fatto che è stato fondato un
centro di ritrovo per persone che desiderano esprimersi creativamente utilizzando le più
svariate tecniche espressive.

Il luogo è situato nei pressi di Murci, una piccola località di 300 anime sulle Colline Maremmane e si tratta di un terreno di ca. un ettaro, già abitato da Patrizia Melandri e, saltuariamente, da Luciano Ghersi. Il nome della località è Chiesa Vecchia - La Marta, nome assegnatole dal momento che si tratta dei primo insediamento umano, proveniente da Satumia, che si è fermato in questa zona.
Patrizia MeIandri è nativa di Genova e fa composizioni artistiche con tessuti ( arazzi, quadri, teli, trapunte, sculture di stoffa).
Luciano Ghersi è tessitore di fama internazionale, anch'esso genovese di nascita.

Sul terreno sono già presenti opere di Lapo Simeoni, giovane artista emergente nel campo dei graffiti; di Veronica Finch artista di assembiaggio di oggetti vari ritrovati in natura e non; di Luciano Ghersi con l'installazione dei suo Afro-telaio.
Le abitazioni sono essenzialmente su ruote, per il momento ci sono un carrozzone ed una roulotte. Il servizio igienico è all'esterno ma adeguatamente riparato, eseguito secondo il metodo vietnamita che prevede un sistema di compostazione anaerobica. L'acqua piovana viene raccolta in serbatoi così da poter essere utilizzata per le pulizie personali, domestiche, per il giardino ed il futuro orto. L'energia è fornita, per il momento, da un pannello solare e da un gruppo elettrogeno. Il posto è appena nato e siete invitati a visitarlo e ad intervenirci con le vostre idee ed opere.
Contattateci al numero 347 7953818
Patrizia Melandri - Chiesa Vecchìa - 58050 Murci - Gr

9.10.05

Associazione, 29 Ottobre

Salve a tutti
amici, ammiratori, parenti e complici di Patrizia.

Sia che abbiamo più o meno digerito il lutto per la sua morte, potremmo in ogni caso darci un po' da fare per coltivare non soltanto il suo ricordo ma anche le sue straordinarie intenzioni, che Patrizia volle sempre condividere, implicando, entusiasmando e persino irritando quante più persone possibili... e già in questo, puoi vedere una sua traccia.

Si è parlato già da quest'estate, tra Dalù, Filippo, Nicola e me Luciano e ci è venuta l'idea di fondare una Associazione. Lo statuto associativo ci permetterebbe una maggiore presentabilità rispetto alla realtà inevitabile delle Istituzioni e anche di assumere maggiori iniziative.
Inoltre, lo statuto associativo ci permetterebbe una maggiore condivisione delle decisioni e responsabilità.
Sia che tu sia d'accordo con questa nostra idea dell'Associazione o che abbia idee diverse, ti invitiamo ad incontrarci tutti insieme, proprio a Chiesavecchia, il prossimo sabato 29 Ottobre alle 17 (così c'è ancora luce e si vede tutto quello che c'è "in campo". Non mancare di portare il tuo contributo di proposte oltre che, naturalmente, di merenda, beveraggio, musica e quant'altro.

L'ASSOCIAZIONE
L'associazione non avrebbe fini di lucro, puo� essere "associazione culturale" o meglio "ONLUS" (organizzazione non lucrativa di utilita� sociale), perche� le ONLUS hanno meno obblighi fiscali. Deve essere fondata con un "atto costitutivo" firmato dai "Soci Fondatori" insieme con lo "Statuto", che definisce gli scopi e le regole dell'Associazione.

LO SCOPO
L'associazione "Artincampo ONLUS" (?) ha come scopo di proseguire, sviluppare e diffondere le varie situazioni createsi o approdate sul campo di Chiesavecchia, seguendo alla lettera e nello spirito il "Contratto" del 2001 che recita integralmente:
"Noi sottoscritti Patrizia Melandri e Luciano Ghersi, in presenza di Eva Basile stabiliamo, in fede e amicizia, in nome della legge del diritto e in occasione dell'anniversario di Davide Lazzaretti, al cospetto di questa natura che di ogni cosa è testimone e giudice, di vivere e far vivere questo fondo (denominato in protocollo: Chiesa Vecchia), primo insediamento umano attestato in Murci (comune di Scansano, Grosseto). Chiesa Vecchia di Murci, 18 agosto 2001"
In particolare l'Associazione ha come scopi:
- La valorizzazione del lavoro artistico dell'artista tessile, performer e poeta Patrizia Melandri, includendo le sue opere, scritti e documenti.
- La valorizzazione del lavoro artistico del pittore Bruno Melandri, includendo le sue opere, scritti e documenti.
- La prosecuzione e lo sviluppo di "Arti In Campo", festival atipico di artisti e non artisti all'aria aperta", in tutti i suoi aspetti creativi, performativi, espositivi, formativi e socializzanti.
- La esportazione del concetto di "Arti In Campo", estendendolo ad eventi e situazioni culturali e formative, realizzabili anche altrove.

LE REGOLE
Possiamo sbizzarrirci nei particolari ma, in generale, c'è un Assemblea dei Soci che elegge periodicamente un Consiglio Direttivo, si tengono dei libri contabili con le entrate e le uscite, si scrivono i verbali delle Assemblee e delle riunioni del Direttivo, si eleggono dei controllori (Probi Viri) con l'incarico di verificare che nessuno abbia fatto pasticci.
In effetti, tutto ciò può essere noioso ma ci garantisce la trasparenza e puo� ridurre i pettegolezzi.

Tutto qui, per il momento.
Ti preghiamo di far leggere questo messaggio a chiunque cò possa interessare e magari, di fotocopiarlo o di inviarlo per Email.
Ti preghiamo di esternare il tuo parere su Internet, in modo da avviare da subito la discussione. Non e� difficile: vai su http://artincampo.blogspot.com al post "Associazione, 29 Ottobre" e scrivi un "Commento"
Ti preghiamo, soprattutto di venire a Chiesevecchia il 29 Ottobre

10.9.05

Bilanci e Prospettive

BILANCI
Si e' appena conclusa la quarta edizione estiva di Arti In Campo. Incredibilmete, si e' realizzato tutto quanto era in programma. La mucca di Eva e' stata ricoperta di feltro variopinto, poi fasciata nel "pluriball" in attesa del trasporto che la portera' a Firenze alla COW PARADE. Dopo le Saharawi, di cui si e' qui gi� scritto, Potter e Daniela hanno occupato le loro cupole ombra. Sui telai gi� costruiti per le Saharrawi, Laura, Zino e Silvia si sono cimentati a tessere tappeti, mentre Nicco si si specializzava ad avvolgere gomitoli sempre pi� perfetti. Silvia � anche partita con una Brandamaglia ed e', tra parentesi, psicoterapeuta e docente di arteterapia alla Sapienza. Anche Luciano, finalmente, ha potuto tessere qualche tappeto per conto suo, con la tecnica Saharawi: esperienza essenziale di PENSARE NELLE MANI, per lui che dovr� dirigere il Workshop a Dayla, a Novembre, finito il Ramadam. La festa di luna piena e' riuscita benissimo, con la Mostra di Pittura di Bruno Melandri esposta su tutta una parete esterna del Vagone di Van Gogh, perche' quello di Patrizia non era accesibile. Ma forse la installazione e' riuscita anche meglio... La sera stessa si e' riattivata con musica di Filippo e Savino e libere danze, la navata della chiesa, a parte un' aiola riservata al Trifoglio Squarrone, seminato a suo tempo con palline Semi Liberi poi fiorito, esattamente il giorno dopo la Partenza di Patrizia. Ora quei fiori sono andati in seme e chi vivra' poi vedra' come buttano... Forse conviene anche ricordare che non e' affatto la prima volta che si balla e si fa festa in una chiesa: sembra incredibile, ma si e'e sempre fatto... tanto � vero che i Vescovi continuarono a vietarlo fino al 1800... poi si sono inventare le balere e le chiese si svuotarono. Questa � la Storia, non la insegnano a scuola. Tornando ai Semi Liberi, oltre a collaudare aampiamente il Parco Amache, Zino e company hanno prodotto varie palline che diffonderanno sul territorio di Chiesavecchia nel prossimo ottobre (primo appuntamento autunnale di Arti In Campo, vedi poi qui nel BLOG). Lapo ci ha lasciato un bel cratere pietroso di land art. Si e' innalzato il primo muro a secco tra Chiesa e Vagone, che ha fornito la base per il ricco buffet della festa. Quando anche Cielo � finalmente arrivata, il 28,il tempo inclemente aveva trasformato la chiesa in una piscina, prima e in palude dopo.
Sicche' lo spettacolo con la tutta la storia di Aldo Fabrizi, condito di gustose cine clip e altrettanto gustosa amatriciana, si e' trasferito tutto al coperto, nel capannone di Bellavista, proprio al Termine di Murci. Quasi un presagio del prossimo venturo Bellavista Festival...

PROSPETTIVE
Dopo che Patrizia ci ha apparentemente lasciati, cercheremo di stringere piu' insieme le persone e gli obiettivi di Arti In Campo, cercando pure di allargarci oltre Chiesavecchia. Probabilmente, alla fine di Ottobre costituiremo un Comitato o un Onlus, che ci permettano di respirare un po' piu' liberamente. Ovviamente, si accettano membri o soci, vedremo come metterla.
Dopo di che ci sarebbe una FESTA NATALIZIA, tra natale e capodanno, per brindare e sostenere il futuro radioso di Arti In Campo

12.8.05

chi va e chi viene

Le Saharawi son partite ieri sera, dopo averci fatto bere trecentomila t� e dopo avere subito l'attacco di trecentomila grilli, che si insinuavano nella loro tenda da 1001 notte. nel frattempo, si � ordito con loro un complotto di arte Popolare Contemporanea, che partir� dal deserto del Sahara nel prossimo novembre (avviso ai Servizi di Intelligence: nulla di illegale, siamo assai + evoluti dei terroristi). La tenda da 1001 notte che hanno lasciato libera, � stata occupata immediatamente dalla mucca in vetroresina. Ci dispiace per Dani e Harry, che dovranno accontentarsi del vagone.

ricordarsi la festa del giorno 19 dalle ore 19, dove suonano FILIPPO e SAVINO, probabilmente in chiesa (vecchia)

9.8.05

calendario aggiornato

E' iniziato il workshop di tessitura con le donne Saharawi. Nelle comoda tenda allestita appositamente per loro, oggi e' stato montato un telaio verticale ed il lavoro e' iniziato.
La data di conclusione e' stata portata al 13 agosto, sabato.
Nel frattempo e' stata condotta alla Chiesavecchia la mucca che sara' rivestita completamente di feltro.
Non dimenticate di segnalare la vostra presenza tramite il post "Vengo ank'io" che trovate qui di seguito e di venire all'inaugurazione-festa del 19 agosto!

2.8.05

BENVENUTO

Benvenuto nel Blogr di Arti in Campo,
il festival atipico di artisti e non artisti a cielo aperto
"tra le verdi colline che circondano Saturnia".

Se non hai gia'� visitato il nostro sito di
Chiesavecchia,
vai li' che che ti racconta:
- le edizioni precedenti di "Arti in Campo"
- cosa potra'� succedere dal 2 al 28 agosto prossimi
- come e dove raggiungerci.

Allora questo Blog a che serve?
- a tenerci aggiornati su cosa e' appena successo
- e su che cosa succedera'.

Se hai intenzione di venire anche tu,
per fare, vedere, mangiare qualcosa
o semplicemente accamparti,
- aggiungi un Commento al Post Vengo ank'io

28.7.05

Patrizia

sarebbe vietato morire senza permesso
eppure sei morta lo stesso
nella musica continua
di cicale irriducibili...
fa 'n culo le formiche
tu resti sempre qui
a trasmetterci l'incanto dell'impresa

18.7.05

Saharawi in campo, come e perch�

Luciano Ghersi - Associazione Culturale Coordinamento Tessitori
Formazione tessile nel progetto Maima - cooperative artigiane Saharawi

Ho una esperienza piu' che ventennale di tessitura a mano, con telai di vari tipi e di varie tradizioni. Ho progettato, costruito o adattato personalmente molti di questi telai. Sono convinto che il disegno del tessuto (stoffa, tappeto o arazzo che sia) dipenda in primo luogo dall'attrezzatura. Senza sapere com'e' l'attrezzatura, disegnare un tessuto sulla carta e' un astratto esercizio pittorico. Ogni disegno "creato" sulla carta poi richiede al tessitore un effettivo lavoro di progettazione, perche' lui lo realizzi con la propria attrezzatura e alla propria abilita'. In effetti, cio' succede normalmente nel sistema della moda: lo stilista concepisce astrattamente un'idea sulla carta, ma sono gli artigiani che la sviluppano, la modificano e poi la realizzano concretamente. Cosi' essi producono un articolo che, poi, naturalmente, lo stilista firmera'... e cosi' si puo' lanciare sul mercato.
Al contrario, io ritengo essenziale la creativita' concreta dell'artigiano, con le sue abilita' e con le sue attrezzature. In questo modo, ho potuto progettare e realizzare (cooperativamente) vari disegni e tipi di tessuto con artigiani dell'India, di Sri Lanka e dell'Africa (in Ghana). In questo stesso modo, ho fatto tessere persone disabili, studenti, artisti e bambini.

Quando fui consultato per il progetto della tessitura Saharawi, proposi una mia missione sul campo per accertare le abilita' disponibili, le attrezzature e i materiali (filati) reperibili sui mercati algerini, e anche per rintracciare disegni e forme espressive della cultura popolare Saharawi, tradizionale o moderna che sia. Questi disegni e forme non emergono solo nella tessitura ma pure in varie attivita' espressive, considerate umili o artistiche, a seconda dei punti di vista: dai disegni sul corpo ("tatuaggi"), ai monili, ai colori e forme di vestiti, utensili, abitazioni e bardature del bestiame, agli effimeri addobbi che decorano le feste... perche' l'arte popolare non si limita ai musei.
Naturalmente, questo "software" culturale popolare, va poi applicato e adattato allo "hard-ware" della tessitura e cioe': con dei telai, possibilmente telai tradizionali e che si possano costruire sul campo. Altrimenti, si potrebbe anche proporre uno sviluppo tecnologico appropriato. Ma dev'essere, appunto, uno sviluppo appropriato alla situazione sul campo e percio': appropriabile da parte delle Saharawi artigiane (o anche artigiani, magari), senza dipendere dall'importazione di attrezzature e pezzi di ricambio.
Va poi considerato se il lavoro andra' svolto a casa propria, in luoghi spontanei di aggregazione o in strutture specifiche come centri o scuole artigianali. Questi diversi spazi, ovviamente, condizionano i tempi (pieni, parziali o periodici) dell'attivita', il tipo di persone che si possono implicare (nubili, spose, anziane, piu' o meno istruite) con le loro diverse abilita'. Tutti fattori che, naturalmente, influiscono pure sui tipi di prodotti da progettare e da realizzare.

Quando fui contattato per il progetto della tessitura Saharawi, mi offrii dunque per una missione sul campo che durasse almeno un mese, con il primo obiettivo di indagare gli aspetti sopra elencati e con il secondo obiettivo di organizzare un laboratorio tessile sul campo, dove si producessero immediatamente campioni e prototipi di articoli tessili, finalizzati allo smercio equo e solidale.
L'evoluzione del progetto di Maima, con il suo inserimento nel Progetto Quadro Saharawi ha in qualche modo arricchito la mia primitiva impostazione. Infatti, in occasione dell?accoglienza di quattro donne Saharawi, in Toscana per due mesi, mi e' stato proposto di organizzare qui e per loro un corso preventivo di formazione. Questo corso sara' svolto quest'estate in Maremma, nel centro agri-futuristico di Chiesavecchia a Murci (Scansano, GR). La situazione sara' in qualche modo simile a quella dei campi Saharawi, perche' si soggiorna e lavora in aperta campagna, con risorse di acqua limitate e con una minima infrastruttura. Spero che qui le donne Saharawi si sentano piu' a loro agio e possano cosi' manifestare molti aspetti creativi del loro stile di vita da nomadi (poi, di rifugiate).
E' su questa abilita' di sopravvivere, adattandosi e ingegnandosi in ambienti poverissimi, che intendo basare i rapporti di formazione e di progetto dei nostri tessuti. Sul campo in Maremma, saranno disponibili telai di vario tipo, variamente presenti anche nell'area magrebina cosi' come nell'Africa Occidentale. Insieme sceglieremo i modelli piu' opportuni e realizzeremo dei campioni di tessuto con dei filati presumibilmente simili a quelli reperibili dai campi in Algeria. Questo lavoro del corso, insieme con l'affiatamento del gruppo, che condividera' con l'insegnante esperimenti tecnici, un'esperienza artistica e (non ultima) la vita quotidiana, puo' essere di grande utilita' per il successivo lavoro sul vero campo (in Algeria), che intendo realizzare nel prossimo autunno.

Firenze, 17 luglio 2005 - testo pubblicato integralmente anche su http://tesseramano.blogspot.com/

4.7.05

vengo ank'io!

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