28.7.05

Patrizia

sarebbe vietato morire senza permesso
eppure sei morta lo stesso
nella musica continua
di cicale irriducibili...
fa 'n culo le formiche
tu resti sempre qui
a trasmetterci l'incanto dell'impresa

2 commenti:

Eva Basile ha detto...

ciao Patrizia!
ti ho conosciuta tardi, il cancro che ha divorato i tuoi polmoni ed il tuo cuore probabilmente aveva gi� iniziato a consumare i tuoi sogni, le energie, le speranze.
Ma anche se non c'� stato molto tempo ho il ricordo vivissimo della tua risata, del caff� che preparavi al mattino, del pesto. E poi l'amore per i cani ed i gatti, per il volteggio di Yuri Chechi, la rabbia verso coloro che ti hanno mancato di rispetto.
Ci hai insegnato molte cose, molte cose importanti.

Anonimo ha detto...

fine primo tempo
O Patrizia,
appena sei partita � fiorito il trifoglio quarrato, che avevo seminato tra le mura della Chiesa Vecchia, avvoltolato dentro alle palline agro-naturali dei Semi Liberi, vedi metodo Fukuoka.
Poi � arrivata Maima dal deserto del Sahara, abbiamo preso insieme il t� (del deserto), costruito i telai con le brande, tessuto tappeti, litigato e fatto la pace, rilitigato, rifatto la pace e organizzato uno splendido complotto, come quelli che tu sai da molto tempo. Cos� ho incontrato un'altra sorella ma tu resti la maggiore.
OK, ti saluto perch� vedo che il tuo secondo tempo � gi� cominciato.


"Cosse femmu? Se mescemmu o restemmu chi a fasse smangi� u belin da e musche?